In certe occasioni devo proprio motivarmi per difendere la libertà di parola...
Per esempio, immaginate la seconda città della Toscana, poi pensate ad un importante intervento di riqualificazione urbana e ambientale, con quello che sarebbe utile in questi casi: meno spazio alle auto, piste ciclabili e marciapiedi adeguati.
Di fronte a questo, immaginate subito anche le proteste e i comitati contro l'opera. Fin qui tutto regolare, no? Benissimo, quello che fino a ieri l'altro era per me inimmaginabile è stata la
valutazione di una esponente politica (di opposizione) per cui costruire marciapiedi e piste ciclabili sono progetti a favore dei richiedenti asilo, che notoriamente non usano l'auto come i cittadini perbene che devono andare a lavorare. Allo stesso modo si dovrebbe essere contrari anche ai mezzi pubblici, notoriamente utilizzati dai borseggiatori...
Comunque, mi son detto, chissà quanti sfaccendati ci sono in giro a Bolzano, Ferrara, Reggio Emilia, Monaco, Berlino, Copenhagen, Amsterdam, Bruxelles, Londra e tutto il resto. E chissà come si sono sentiti i ciclisti di quella città quando si sono sentiti considerati così...
Dopo un po' sono arrivate le scuse (e vorrei vedere), ma questa visione della bici come mezzo per nullafacenti o sfigati la dice lunga sulla visione che certe persone hanno della vivibilità urbana.