Si ricomincia
lunedì 17 settembre 2018 | di Patrizio Suppa
Comincia la settimana europea della mobilità, contemporaneamente comincia la scuola, e qualcuno attende la riapertura come se dovesse arrivare un uragano. No, non si tratta dei ragazzi che, come me, tre giorni prima della data fatidica si rendevano conto di non aver praticamente fatto i compiti per l'estate, ma di chi è responsabile della mobilità, consapevole che esiste una legge della fisica che collega la scuola al traffico veicolare. Oltre a questo, i titolisti dei giornali ci mettono del loro: ieri sembrava che l'Assessore alla mobilità di Firenze invitasse le mamme a organizzarsi con il car-pooling per portare e riprendere i bimbi a scuola. Io invece vorrei invitare Assessori e tecnici a fare piste ciclabili vicino alle scuole, almeno dov'è possibile: non si possono convincere i genitori a lasciare la “sicurezza” della loro auto per sfidare il traffico con il pargoletto. Qualcuno ricorderà che era una proposta che facemmo all'amministrazione oltre dieci anni fa ai tempi del “patto per Firenze”, grande elaborazione politica dal basso e poi ributtata in basso, cioè nel cestino. Se c'è modo di andarci, i ragazzi preferiscono andare a scuola in bici, meglio se da soli: fino a quarant'anni fa era normale, quando c'era una sola auto per famiglia. Poi ne sono arrivate due, tre e così via,portandoci al disastro attuale. In Germania ci sono banalmente rastrelliere in tutte le scuole: ho visto con i miei occhi una scuola elementare con un centinaio di posti bici, coperti.
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