Dall’inizio di luglio sulle statali francesi il limite di velocità
è passato da 90 a 80 km/h. La motivazione è ridurre incidenti e vittime della strada. Come al solito, quando si tocca un limite di velocità si tocca l’anima degli automobilisti, cioè di quasi tutti. Nei paesi lontani dalle grandi città ci si lamenta perché limiti più bassi significano tempi più lunghi di spostamento, e soprattutto monta una protesta “filosofica” dei cittadini che decidono per quelli che abitano in campagna, una versione francese del confronto che da noi si mette in scena tra la “ggente” e i “radical chic”.
Possono pensarla come vogliono, io come al solito guardo i dati: percorrere 10 km a 90 km/h invece che a 80 fa arrivare 50 secondi prima (sì, meno di un minuto).
Se abbassare il limite salverà anche una sola persona in tutta la Francia, quei cinquanta secondi saranno spesi bene.