Non mi ha lasciato indifferente sapere che l’Autorità dei trasporti di Londra, su indicazione del Sindaco, sta lavorando ad un
piano per rendere la capitale inglese sempre più a misura di pedone.
Non si tratta di qualche dichiarazione affidata ai giornali o ai social network, ma di un piano operativo con 21 azioni concrete, integrazione con i mezzi pubblici e così via, per arrivare all’obiettivo molto ambizioso di rendere Londra la città più “camminabile” del mondo.
A differenza delle piazze e piazzette pedonali nostrali che sono ridotte ad aree da selfie (Duomo), parcheggi (Tornabuoni) o anche deserti (Carmine), lì il cittadino è davvero invogliato a muoversi a piedi: in alcuni incroci saranno installati una serie di sensori su alcuni semafori per far scattare il verde pedonale automaticamente, valutando il tempo e il numero dei pedoni in attesa.
In un’altra decina di incroci sarà attivo il “green man”, cioè il verde fisso per i pedoni, che diventa rosso quando le condizioni del traffico veicolare lo richiedono.
Ma non finisce qui: tutti noi abbiamo avuto l’esperienza di attraversare i viali, e di notare di come il verde pedonale spesso duri pochi secondi. A Londra l’Autorità dei trasporti controlla e revisiona i tempi dei semafori, tanto che solo l’anno scorso ne ha modificati 200 aumentando i tempi del verde pedonale.