Il timore di qualche giorno fa è diventato certezza: niente inaugurazione della linea 3 il 30 giugno, e tutto sarà spostato di 10 o 20 giorni. In pratica il tempo necessario per fare le prove che non sono state fatte finora.
Curioso, no? Da una parte si inveisce contro la “burocrazia” che mette “lacci e lacciuoli” all’efficace attività di governo, dall’altra si inserisce la parola “sicurezza” ad ogni pié sospinto, che si debba parlare di scippi, venditori di borse o imbrattatori di piazze, senza pensare che anche la commissione che deve dare il benestare al funzionamento tramviario ha bisogno di dati che confermino l’effettiva sicurezza del funzionamento della tramvia. Che, è bene ricordarlo, significa sicurezza per chi poi salirà a bordo.
E allora aspettiamo ancora qualche giorno, non sarà certo un problema. Anche le responsabilità sono altrui, si riconferma però la buffa situazione in cui ad ogni data dichiarata pubblicamente si affianca un concreto rinvio.
Curiosamente, il rincaro dei biglietti dei bus in tutta la Toscana è stato puntualissimo.