La quinta repubblica marinara


Un detto comune dà ai marinai e alle loro promesse una scarsa considerazione. Negli ultimi tempi, ma è solo una mia sensazione, mi pare che non ci sia stata una grande accuratezza nel dare date ferme e ultimative sull'esito dei lavori cittadini.
Più di uno ricorderà la cena scommessa con i fiorentini sulla fine dei lavori tramviari per san Valentino (e a me è rimasta la fame), oppure sull'eliminazione dei cantieri tramviari alla fine di febbraio o, per restare ancora sulla tramvia, l'inizio delle corse ai primi di luglio... possiamo poi dimenticare la passerella dell'Isolotto? oppure, in piccolo, anche i lungarni che sarebbero dovuti essere ciclabili già da capodanno (lo scorso, non il prossimo). Ultimamente ho percorso i miseri resti della ciclabile del viale Belfiore piagata da una serie di lavori lunghi quasi sei settimane che dovevano concludersi il 2 marzo e invece sono finiti dopo altre due settimane, con conseguente allungamento dei disagi.
Sia chiaro: i lavori complessi sono pieni di difficoltà e contrattempi, non lo metto in dubbio e sono pronto a giustificarlo. Quello che mi dà un po' di fastidio è quell'atmosfera di superiorità che ha oggi qualche decisore rispetto agli altri e al passato... per poi doversi scontrare con i normali errori e contrattempi.
Ci sono amministratori più o meno bravi, ma tutti si devono confrontare con la realtà, e spesso questa è diversa da quella che vogliamo raccontare dal palco di una manifestazione o dal microfono di una TV.
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