Ma mi faccia il piacere 19


La sicurezza dei ciclisti non è mai abbastanza. Il Ministero dei trasporti, insieme alla Polizia, l’Ania e alla Federazione ciclistica italiana ha preparato alcuni video per sensibilizzare i ciclisti sulla sicurezza stradale, insieme a laboratori che saranno fatte nelle varie città.
Il ritornello che ritorna nelle dichiarazioni è che i comportamenti dei ciclisti possono fare la differenza. Qui un po’ mi inalbero, per l’ennesima volta, e non sono il solo: certo, devo essere responsabile di quello che faccio e guidare con attenzione, ma tutto questo non mi garantirà mai se intorno a me ci sono mezzi pesantissimi in mano a qualcuno che va troppo forte, parla al telefono o si distrae.
Date un’occhiata al filmato. C’è il ragazzo cattivo e la ragazza brava, con segnalazioni che vanno dalla banalità al ridicolo.
Per esempio, la ragazza prima di montare in bici tasta le ruote per sentire se sono gonfie: chi di voi si sporcherebbe le mani sulle ruote prima di uscire? Se le ruote sono sgonfie te ne accorgi alla prima pedalata… e se la usi tutti i giorni, sai già quando serve rigonfiarle.
Al ragazzo viene segnalato l’errore di non usare il casco, ma bizzarramente non viene preso in considerazione che lo sciagurato si butta in strada senza guardare: se fosse arrivata un’auto, quanto lo avrebbe aiutato il casco?
La ragazza pedala su una delle più belle ciclabili che abbia mai visto, lui invece la ignora e va a zig-zag sulla strada. Lei arriva alle strisce, scende e spinge la bici, lui se ne frega e ci passa sopra in bici: se non ci sono pedoni, dov'è il pericolo? Alla fine, lei parcheggia accanto alla pessima rastrelliera (bene, secondo l’autore del video e senza pensare che in quel modo impedisce agli altri ciclisti di parcheggiare) e lui invece lascia la bici per terra (e magari, avendo le ruote larghe, non gli sarebbero nemmeno entrate nella rastrelliera). A parte i due ragazzini, gli altri ciclisti sono quelli da corsa, niente da segnalare per tutti quelli che in bici vanno a scuola o al lavoro, spesso costretti a muoversi su strade pericolose e trafficate.
Vogliono insegnare l’abc, ma il pericolo viene dagli altri veicoli, quasi sempre: hai voglia a metterti caschi e gilet fluorescenti.
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